Ti racconto Bertinoro

La principessa e il soave vino

Bertinoro un balcone naturale

La città di Bertinoro è un incantevole borgo medievale che sorge sul Monte Cesubeo, definita come il “Balcone della Romagna” per la sua vista sul mare e sulla collina, deve però la sua fama al vino locale, l’Albana di Romagna.
 

Un calice che si rispetti

Dovete sapere che questo vino bianco molto pregiato è legato al nome della città da una curiosa leggenda.

Si narra che nell’estate del 435 d.C. la principessa Elia Galla Placidia, figlia dell'imperatore, decise di allontanarsi dall'allora capitale imperiale Ravenna, per sfuggire all’epidemia di malaria che aveva colpito la città.
Nel suo viaggio tra le colline romagnole, si fermò in un paese noto come Monte dell’Uccellaccio dove fu accolta dai suoi ospitali abitanti che per darle un degno benvenuto le offrirono un calice di terracotta riempito con il loro rinomato vino locale: l'Albana di Romagna.

Il vino bianco le piacque così tanto che Galla Placidia esclamò rapita: 
“Non di così rozzo calice tu sei degno, o vino, ma di berti in oro per rendere omaggio alla tua soavità!”.

Si racconta che fu questo il motivo che spinse gli abitanti di Monte dell’Uccellaccio a cambiare il nome del loro paese in Bertinoro.

La città del vino e dell'Ospitalità

Di questa storia due di certo sono le verità: l’Albana continua ad essere tutt’ora un vino rinomato tanto da far riconoscere Bertinoro come “Città del vino” e non meno importante è la Festa dell’Ospitalità, che si tiene nella prima settimana di Settembre ma ha origine nel 1200 d.C. quando fu eretta la "Colonna dai dodici anelli", divenuta simbolo dell’accoglienza del borgo.